domenica 23 settembre 2007

Cronaca di una giornata indimenticabile. Puntata 3.

......Ogni chilometro che passa ci avvicina sempre piu’ ai nostri piccoli. Ormai manca proprio poco.

Finalmente alle 15:30 circa arriviamo nella citta’ di Yen Bai e quindi all’Istituto.....

Alla vista dell’ istituto, nel pullman e’ calato un silenzio irreale. I nostri cuori hanno iniziato a battere forte e lo stomaco si e’ chiuso completamente.
Una volta fermi , e scesi a terra, siamo entrati in un cortile attraverso un grande cancello, aperto solo in parte.
L’edificio , costruito su di un solo piano si sviluppava attorno al cortile, dove di potevano notare a terra i segni fatti dai bimbi piu grandi per giocare.
Noi eravamo bloccati .
In fondo al cortile vediamo le didi (o tate ) con in braccio i bimbi.
Il nostro avvicinarsi era molto lento e pieno di timori.
Le didi, con i bimbi, erano rientrate, nel frattempo, nella stanza .
Il nostro referente ha cominciato a chiamare i bimbi per nome , seguiti dal cognome della famiglia.
E’ stato questo il momento piu intenso .
Vedere finalmente il volto e sentire il calore del bimbo che fino a quel momento era solo virtuale ci ha aperto il cuore, ma stretto ancora di piu lo stomaco.
Il mondo e’ diventato improvvisamente piccolo, comprendeva solo la prorpia coppia , il bimbo e la didi .
Tutto quello che ci circondava non esisteva piu’.
Il bimbo o bimba, in braccio alla persona che fino a quel momento lo aveva cresciuto e curato , e che faticava a lasciarlo andare, i futuri mamma e papa’ con le lacrime agli occhi che lo accarezzano piano piano per non spaventarlo.
Le parole, rotte dalle lacrime , a fatica riescono ad uscire.
I bimbi guardavano, con occhi spaventati , questi sconosciuti , che nel loro cuore gia’ lo amavano , avvicinarsi , la didi che con immenso dolore stringeva a se quel fagottino , senza volerlo lasciare, ma consapevole del futuro migliore riservato loro.
A fatica poi hanno messo nelle braccia dei neo genitori i piccoli angeli .
Negli occhi delle mamme e dei papa’ , pur bagnati dalle lacrime si poteva finalmente vedere la luce della felicita’ che illuminava e cancellava i periodi buoi e tristi vissuti gli anni e i mesi precendenti all’incontro.
“Let’s go, let’s go; it’s late” solo queste parole hanno svegliato tutti dall' emozione e ci hann riportati alla realta’ .
Il nostro referente ci richiamava all’ordine e le autorita’ del posto ci attendevano per la cerimonia del dare e ricevere.
Un breve scambio di regali con le didi , delle foto di rito e con le lacrime agli occhi i bimbi nelle nostre braccia e con lo stomaco sempre piu’ chiuso ci siamo avviati verso il pulmino che ci attendeva all’entrata dell’orfanatrofio.

Prima di salire , siamo stati raggiunti dal gruppo delle didi , che piangendo hanno salutato e baciato i loro frugoletti facendoci raccomandazioni in vietnamita.
Il linguaggio dell’amore non necessita certo di interpreti e senza dubbio porteremo a termine le promesse fatte loro .
Mentre il pulmino si allontanava ci siamo alzati per guardare indietro e molti di noi hanno lasciato una parte del loro cuore al di la di quel cancello in ferro.

Non sappiamo esattamente quanto sia stato il tempo trascorso nell' orfanatrofio.
Ma, ogni qualvolta che ci pensiamo, le sensazioni sono diverse. A volte avremmo voluto stare molto di piu' , a volte ci e' sembra che il tempo sia stato lughissimo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Le foto del piccolo Martin sono proprio belle, non ci resta che aspettare ancora un pò e vederlo dal vivo.
A presto.
ciao anto marco cecy e gio

Anonimo ha detto...

Teniamo sempre sotto controllo il blog.
Tifiamo per voi.
Oggi ci siamo trovati a casa mia con Sergio e Silvia con Nicola, e Isabella (Massimo è sempre più impegnato con la protezione civile.....), attendiamo il vostro ritorno per festeggiare tutti insieme i piccoli Martin e Nicola.
Un salutone da Ferruccio, Mary, Alessandro, Anna, Sergio, Silvia, Nicola, Isabella e Massimo (in contumacia).